Quando ti svegli la mattina e non pensi ad altro che a lei, e la sera vai a letto con lo stesso pensiero, beh... c'è poco da fare. Sei suo, e di nessun'altra. Ogni cosa, attorno, si muove nel ricordo dell'ultimo bacio. E nella speranza che il prossimo venga prima di adesso. La vedi negli occhi delle persone, l’ascolti nelle loro voci, la percepisci accanto a te negl'istanti di solitudine, la respiri mentre cammini per strada in una giornata di sole. La porti con te, nel cuore, ovunque sei. A quel punto, oltre al sangue, nelle vene ti scorre anche lei. Ti è dentro, l’anima tua è divisa a metà, una appartiene a quella meravigliosa creatura. Poi, quando l’avvicini dopo un’interminabile attesa e forzata distanza, e l’abbracci, la stringi forte a te, e la tempesti di baci e carezze, e il suo profumo ti inebria muscoli e neuroni, il senso di leggerezza che provi è così intenso e placido che arrivi a pensare «ecco, prima di andarmene per sempre da questa terra, l’ultima cosa che voglio fare in vita è baciarla». E addormentarmi, con il suo sapore sulle labbra.
Adrian was there
mercoledì 24 febbraio 2010
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