venerdì 6 febbraio 2009

L'inutile rimorso dei complici

Michele Serra, sulle pagine di Repubblica, riporta un commento d'altri tempi. Affranto, sconfortato, incredulità mista a sdegno. Piena condivisione.



L'amaca
di Michele Serra - Repubblica del 6 febbraio 2009
Chissà se ci sono "difensori della vita" anche tra i parlamentari di maggioranza che hanno votato in favore dell'obbligo, per medici e infermieri degli ospedali, di denunciare i clandestini. Una legge schifosa e fascista (scusate, non riesco a trovare le sfumature) che trasforma un luogo di soccorso e di cura in luogo di discriminazione. Dove si entra ammalati o feriti, e si esce denunciati. Chissà se hanno pensato, i cattoliconi della maggioranza, alle ragazze clandestine incinte, in regola con la biologia ma non con la burocrazia, che preferiranno partorire in casa, o in qualunque riparo occasionale, pur di non rischiare la denuncia.
Non ce l'ho con i leghisti, loro fanno il loro mestiere, che è quello del repulisti, della mano pesante, della paura al potere. Ce l'ho con i sedicenti moderati e liberali che li affiancano, che votano oscenità come questa turandosi il naso, al solo scopo di tenere in piedi una maggioranza che senza la Lega sarebbe debole e incerta tanto quanto l'opposizione. Se mai un giorno, a questi signori perbene, verrà voglia di dire che hanno sbagliato a votare leggi come queste, per favore non lo facciano. Ci risparmino lo spettacolo irritante del loro inutile rimorso.

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