Ho provato a fare un paio di calcoli sulla gestione dei rifiuti a Brescia. Ma prima, una premessa.
L’Osservatorio Rifiuti è un organo di controllo istituito dalla Provincia di Brescia per monitorare produzione, raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio bresciano. Ogni anno pubblica un “Quaderno”, una sorta di bilancio in cui vengono riportati i dati di ogni comune della provincia. Le cifre sulle quali ho maturato le seguenti - banali - considerazioni provengono dunque da questa fonte istituzionale. Bene. In un comunicato stampa del Comune di Brescia datato ottobre 2008, si legge: «Nel corso dei primi 10 mesi del 2008 è aumentata la raccolta differenziata a Brescia. La percentuale di rifiuti raccolti separatamente sino a ottobre, calcolata con il metodo dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti, risulta pari al 39,7%». Prendiamo questo valore come dato di partenza. Per stabilire un confronto ne serve un altro, almeno a distanza di un anno. Lo ricaviamo proprio dall’Osservatorio, nel Quaderno relativo al 2009, da cui si evince che la r.d. a Brescia è al 40,15%. Ovvero: in più di un anno il sistema A2A con cassonetti ha registrato un incremento dello 0,4% ("zero niente percento", come direbbe la mia docente di chimica). Un risultato strepitoso, non c’è che dire. Soprattutto se confrontato con quello conseguito da Salerno (città della Campania da 130mila abitanti, poco meno di Brescia), che nello stesso periodo ha aumentato del 61% la sua r.d., passando al metodo “porta a porta”. Praticamente 152 volte Brescia.
Ora, la legge italiana impone ai Comuni di raggiungere il 65% entro il 2012. Un traguardo che, nel caso bresciano, l’inarrestabile incedere di A2A sposterebbe giusto di qualche annetto: mantenendo almeno costante l’avanzamento dello 0,4% all’anno, potremmo riuscire a pagare sanzioni amministrative soltanto per i prossimi 62 anni.
In realtà, questa è la parte di verità che fa meno male. Perché il dato relativo all’anno 2008 trasmesso a mezzo stampa dal Comune è parziale. Per ottenere quello assoluto occorre nuovamente affidarsi ai Quaderni prodotti dall’Osservatorio. E questi, nel 2008, affibbiano a Brescia una percentuale di r.d. al 40,27%. E ricordandoci del dato al 2009 - 40,15% - la domanda sorge spontanea: cosa è accaduto ad una raccolta differenziata che un anno è al 40,15% e l’anno precedente al 40,27%? Esattamente. Non solo non è aumentata, e nemmeno si è fermata, ma addirittura è diminuita. Un altro successo, dunque, per il rinomato "Modello Brescia" che tutto il mondo ci invidia.
È quindi probabile che gli anni in cui saremo costretti a pagare per le inadempienze altrui saranno un po’ di più. Ma la speranza che qualcuno finalmente risorga dal torpore e riconosca il fallimento della gestione dei rifiuti in quel di Brescia, è dura a morire.
Adrian was there
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